mercoledì, Giugno 18, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Attualità

Operazione Piccadilly – Riciclaggio internazionale

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
8 Novembre 2021
in Attualità
0
Evasione fiscale – Denunciata titolare di una boutique del falso : 850 mila di euro
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

L’attacco di Israele all’Iran: Vendetta di Trump?

Speciale Elezioni Romania 2025 – Diretta video

Israele ora vuole prendersi tutta Gaza con la forza invece che con la pace

Nella mattinata odierna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia, in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti di sei soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale.

Più precisamente, il provvedimento in corso di esecuzione comprende tre misure cautelari della custodia in carcere e un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del valore di oltre 21 milioni di euro, riguardante beni immobili, mobili registrati, disponibilità finanziarie, quote societarie, direttamente e indirettamente riconducibili a sei degli indagati, quale somma oggetto di riciclaggio aggravato dalla transnazionalità.

Tale somma, che rappresenta solo una piccola parte delle somme riciclate dal sodalizio criminale cui gli arrestati fanno parte, costituisce il profitto dei reati di frode fiscali commessi in Italia dagli amministratori di diritto e di fatto di società operanti nel settore del commercio all’ingrosso di calzature e abbigliamento che sono stati oggetto di plurimi trasferimenti all’estero, attraverso costituzione di società veicolo all’estero risultate c.d. “cartiere”, necessarie per l’apertura di conti correnti di comodo ove far transitare le somme, dopo il passaggio intermedio e transitorio, ma comunque necessario alla realizzazione del fine ultimo, sui conti correnti di società italiane, anch’esse create ad hoc ed utilizzate al solo precipuo scopo di recidere ogni legame con l’illecita provenienza delle stesse, prima di tornare nella disponibilità degli amministratori legali e di fatti delle società coinvolte nella frode fiscale internazionale (indagati nel presente procedimento per i reati di intestazione fittizia e di autoriciclaggio).

In definitiva, è stato accertato che tutte le operazioni compiute dagli indagati sono caratterizzate dalla previsione di una finalità unica: quella di ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa delle provviste illecite di denaro.

Inoltre, le modalità utilizzate hanno messo in evidenza la coscienza e volontà degli agenti di trasferire e sostituire il denaro proveniente dalle frodi fiscali. Si pensi all’uso di società “veicolo”, alla frammentazione delle somme, all’utilizzo di plurimi canali bancari esteri (Gran Bretagna, Lituania, Bulgaria), al denaro fatto transitare sui diversi conti corrente italiani ed esteri in un ristrettissimo arco temporale e, ancora, alla dinamicità con cui sono state eseguite tutte le operazioni, nonché alla riconducibilità ai membri del sodalizio criminale di una serie di società estere “precostituite”, “chiavi in mano”, funzionali esclusivamente a giustificare le prestazioni offerte alla clientela della società londinese gestita dai capi promotori dell’associazione a delinquere.

Con queste società – esistenti solo sulla carta – all’occorrenza venivano realizzate fittizie operazioni commerciali di compravendita, necessarie per giustificare le movimentazioni di denaro in entrata ed in uscita dai conti correnti utilizzati come salvadanaio delle provviste economiche sottratte dai loro “clienti” al fisco, per poi essere rimesse nella disponibilità di quegli stessi imprenditori previa elisione di ogni collegamento con l’origine delittuosa.

Il provvedimento è eseguito, con la collaborazione dei collaterali esteri anche in Bulgaria e Lituania, ove l’A.G. partenopea ha inoltrato un Ordine Europeo di Indagine penale.

Ulteriori 16 soggetti sono indagati per intestazione fittizia di beni e concorso in riciclaggio. A tutti gli indagati è stata riconosciuta la circostanza aggravante della transnazionalità.

L’attività investigativa (intercettazioni, servizi di OCP, perquisizioni e sequestro di documentazione amministrativo-contabile e di strumentazione informatica sottoposta ad accertamenti tecnici ed analizzata dalla P.G. operante), svolta dalla Guardia di Finanza – Compagnia di Formia su coordinamento della Procura di Napoli Nord, ha consentito di individuare un’articolata compagine criminale dedita al riciclaggio internazionale di illeciti proventi derivanti da attività delittuose di natura fiscale commesse in Italia.

In particolare, le indagini iniziate nel dicembre 2020, hanno ricostruito il meccanismo di riciclaggio aggravato dalla transnazionalità ideato dai due professionisti di Formia e Gaeta (62 e 46 anni), che nel corso degli anni, ha permesso a svariasti imprenditori italiani di riciclare all’estero ingenti somme, sotto processo per evasione fiscale.

Più precisamente, è stato accertato che la rete di riciclaggio ideata dai due professionisti, esperti nel settore della consulenza fiscale e finanziaria, coinvolgeva soggetti economici di diversi Stati esteri, tra cui Regno Unito, Bulgaria, Lituania, Polonia e Malta.

In tali Paesi, con l’ausilio dei prevenuti erano aperti rapporti bancari sui quali confluivano i capitali illeciti, che prima di essere ivi depositati erano soggetti a svariati passaggi sui conti correnti riconducibili a società italiane, con il chiaro fine di rendere più complesso, se non impossibile, l’accertamento della provenienza delittuosa dei capitali.

Più precisamente, l’ingente provvista illecita (illecito profitto delle frodi fiscali commesse in Italia dai clienti dei professionisti rivestenti il ruolo di capi promotori ed organizzatori del sodalizio criminale) veniva dapprima “stratificata” attraverso il deposito su numerosi conti correnti italiani intestati a diverse società – inesistenti o compiacenti – con la causale “acconto/pagamento fatture”. Contestualmente, da tali conti, le somme venivano veicolate su diversi conti correnti esteri ed intestati a svariate società di diritto straniero, con causali inverosimili.

Le attività investigative, oltre a ricostruire e disvelare lo schema riciclativo descritto hanno permesso di raccogliere importanti elementi che fanno ritenere come i due “colletti bianchi” del sud pontino, abbiano, negli anni, costituito il centro nevralgico di un meccanismo di riciclaggio internazionale rodato che mettevano a disposizione di che avesse avuto bisogno di tale servizio.

Infatti, i due “riciclatori seriali” disponevano di una società londinese di consulenza finanziaria e, tramite questa, fornivano non solo imprese di diritto britannico “pronte all’uso” che assicuravano l’apertura di conti correnti in Europa, ma anche un servizio che garantiva l’assoluto anonimato, individuando, all’occorrenza, soggetti prestanome cui intestare le varie entità giuridiche e/o i conti bancari. Tra questi vale la pena di citare un soggetto residente nel milanese, parte integrante del sodalizio criminoso.

Nel corso delle indagini, anche grazie all’attivazione dei canali di collaborazione internazionale e alla successiva attivazione di specifiche rogatorie internazionali a cura dell’Autorità Giudiziaria, sono stati ricostruiti in maniera puntuale tutti i passaggi del danaro, pervenendo ad un quadro chiaro, completo e circostanziato della illiceità delle condotte tenute dagli indagati.

In tale quadro investigativo, gli approfondimenti d’indagine hanno consentito di ricostruire gli assetti organizzativi dei soggetti coinvolti, le gerarchie interne, ed i vari collegamenti tra di essi.

Post Precedente

“Un Aiuto per gli Amici a 4 Zampe”

Post Successivo

Furti in metro: due arresti nella metropolitana della Capitale

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
Gestiva fiorente attività di spaccio standosene comodamente nella sua camera da letto

Furti in metro: due arresti nella metropolitana della Capitale

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Pirelli ripropone in edizione limitata il primo P Zero

Data Masters, Sud Italia batte il Nord sulla domanda di data scientist

Peoplelink, 5 consigli pratici per favorire benessere aziendale

Estate: Lazio, da Fregene a Sperlonga è febbre da casa vacanza

Fiere, Moa società cooperativa: “Massimo Prete riconfermato alla presidenza”

Per gli Sos arriva iRonCub3, il primo robot umanoide volante

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino