sabato, Luglio 19, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Salute

Anca dolorosa, cos’è e sintomi: quando serve la protesi

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
26 Giugno 2025
in Salute
0
Anca dolorosa, cos’è e sintomi: quando serve la protesi
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

Weekend di fuoco, oggi e domani torna l’allerta caldo: sei le città più roventi

Malattie rare, 18 settembre Giornata nazionale Sla: “Un diritto che si afferma”

Estate, i consigli dei neurologi per la salute del cervello in vacanza

(Adnkronos) –
Dolore persistente all'anca, difficoltà nei movimenti quotidiani, qualità della vita in costante peggioramento: sono questi i segnali da non sottovalutare. Ma quando è davvero il momento giusto per sottoporsi a un intervento di protesi? E a cosa si fa riferimento quando si parla di 'anca dolorosa'? A fare chiarezza sono gli esperti della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot). Negli ultimi decenni in Italia "abbiamo registrato un costante incremento di interventi di protesizzazione dell'anca, che ha superato abbondantemente i 100mila casi ogni anno", ricorda la Siot.   Con l'espressione 'anca dolorosa' "si intende un sintomo che può essere espressione sia di patologie che effettivamente coinvolgono l'articolazione dell'anca, ma – spiegano gli ortopedici – anche di condizioni patologiche che invece riguardano i tessuti in prossimità dell'articolazione come muscoli, tendini, borse: queste ultime hanno solitamente un'evoluzione benigna e prevedono dei percorsi medici e riabilitativi che devono essere personalizzati ed effettuati sotto la guida di persone esperte".  "Le patologie articolari 'vere', invece, tendono a progredire – precisa Alessandro Massè, direttore Uoc Ortopedia e Traumatologia 1U, Aou Città della Salute e della Scienza-Cto di Torino, ed esperto Siot per la chirurgia protesica – Esistono diverse gradazioni di danno della cartilagine e delle altre strutture articolari che, in un tempo variabile, possono portare all'artrosi. Molte di queste forme possono essere legate a fattori predisponenti congeniti, come malformazioni di diversa entità. Al contrario le variabili legate al sovrappeso, all'attività lavorativa o a quella sportiva possono accelerare la progressione del danno: sovraccarichi eccessivi o movimenti estremi possono concorrere al peggioramento del danno articolare. Altre forme di danno articolare sono riconducibili a traumi importanti, a malattie infiammatorie (poco noto, ma frequente è ad esempio il coinvolgimento articolare nella psoriasi) o a problemi vascolari localizzati". In generale l'artrosi 'classica' nelle sue manifestazioni conclamate si evidenzia per lo più nell'età adulta, con uguale frequenza nei due sessi: "I quadri di danno articolare iniziale, invece – chiarisce Massè – possono dare i primi sintomi in età giovanile, o addirittura pediatrica, se sono presenti patologie o malformazioni che producono un precoce danno delle strutture articolari: la cosiddetta pubalgia dei giovani sportivi, spesso è espressione di un iniziale danno articolare". "Quando si evidenzia un difetto strutturale dell'anca – evidenziano gli ortopedici – è possibile effettuare interventi chirurgici per eliminare il difetto prima che questo produca un danno della cartilagine. Si tratta di interventi complessi e di invasività variabile, finalizzati a ritardare anche di molto l'insorgenza dell'artrosi e, quindi, la necessità di ricorrere ad una protesi d'anca. Molti passi avanti sono stati fatti nelle tecniche artroscopiche, realmente mini-invasive, ma a volte si rendono necessari complessi interventi di invasività anche elevata, soprattutto in età pediatrica e nei giovani adulti, finalizzati a correggere le anomalie più severe attraverso delle 'fratture' controllate di femore e bacino, le osteotomie".  Il gran numero di protesi all'anca impiantate ogni anno in Italia "in parte è dovuto all'invecchiamento della popolazione – interviene Pietro Simone Randelli, presidente Sito e direttore della Clinica Ortopedica dell'Istituto Gaetano Pini di Milano – e in parte all'incremento di richieste da parte dei pazienti che mal tollerano le limitazioni derivanti dall'artrosi e vogliono rapidamente recuperare una buona qualità di vita: è sempre fondamentale che il paziente sia informato sulla reale entità dell'intervento e sulle possibili, anche se rare, complicanze. A volte, purtroppo, le aspettative del paziente non sono realistiche per una incongrua informazione da parte di 'dottor Google'". "La protesizzazione dell'anca è un intervento di grande diffusione e straordinario successo, tanto che già nel 2007 l'autorevole rivista scientifica Lancet lo ha definito 'l'intervento del secolo' per il rapporto estremamente favorevole tra rischi e benefici – ricorda la Siot – Grazie allo sviluppo delle tecniche chirurgiche e anestesiologiche, il tasso di complicanze è molto basso e il recupero estremamente veloce". Tuttavia, "si deve ricordare che si tratta comunque di un intervento di chirurgia ortopedica maggiore per il quale il termine mini-invasivo si riferisce al risparmio dei tessuti e al più rapido recupero funzionale, ma non a un intervento di piccola complessità", puntualizzano gli ortopedici. "L'intervento – rimarca Massè – deve essere effettuato quando il paziente ritiene che la sua qualità di vita non sia più accettabile per la sintomatologia dolorosa e la limitazione funzionale; non si tratta di un intervento preventivo e quindi, se il paziente con poche accettabili limitazioni mantiene una buona qualità di vita, può essere procrastinato senza che questo comporti un risultato peggiore. L'intervento oggi viene effettuato a qualsiasi età, anche in considerazione dell'aspettativa di durata degli impianti molto migliorata". Negli ultimi decenni – riferisce la Siot – si sono realizzati costanti e significativi progressi nelle tecniche chirurgiche e nell'affidabilità dei materiali: questo ha portato a una più rapida ripresa funzionale dopo l'intervento e a un incremento nella durata delle protesi. Le recenti innovazioni tecnologiche fornite dalle industrie (navigazione, robotica, realtà aumentata) si stanno affacciando anche in questa chirurgia: "Siamo in una fase di transizione – conclude Massè – e i vantaggi di queste innovazioni non sono ancora evidenti, soprattutto l'attuale altissimo tasso di successo di questa procedura; è però verosimile che alcune tra queste nuove tecnologie in futuro dimostrino una reale efficacia nell'incrementare il tasso di soddisfazione dei pazienti definendo nuovi standard". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronossalute
Post Precedente

Glaucoma, online il vodcast su come si combatte il ‘ladro della vista’

Post Successivo

Tumori neuroendocrini pancreatici ed extra-pancreatici avanzati, ok Ema a cabozantinib

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
Tumori neuroendocrini pancreatici ed extra-pancreatici avanzati, ok Ema a cabozantinib

Tumori neuroendocrini pancreatici ed extra-pancreatici avanzati, ok Ema a cabozantinib

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Weekend di fuoco, oggi e domani torna l’allerta caldo: sei le città più roventi

Turismo: per Chemnitz bilancio positivo nella prima metà dell’anno come ‘Capitale europea della cultura’

Turismo: da polo industriale a nuova meta culturale, per Chemnitz il 2025 è l’anno del riscatto

Malattie rare, 18 settembre Giornata nazionale Sla: “Un diritto che si afferma”

Estate, i consigli dei neurologi per la salute del cervello in vacanza

Batterio mangiacarne uccide 4 persone, Bassetti: “Colpa del clima”

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino