giovedì, Dicembre 25, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Salute

Zecche e Sindrome alfa-Gal, cos’è l’allergia che allarma gli Usa

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
16 Ottobre 2023
in Salute
0
Zecche e Sindrome alfa-Gal, cos’è l’allergia che allarma gli Usa
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

Inaugurata nuova Risonanza magnetica 3 tesla al Poliambulatorio Montezemolo in Corte dei Conti

Natale, doni ai bimbi a mezzanotte? La pediatra: “Meglio scartarli il mattino dopo, ecco perché”

Mers colpisce ancora, alert Oms: 19 casi e 4 morti nel 2025 di cui 2 su viaggiatori rientrati in Francia

(Adnkronos) – Con un ottobre tra i più caldi della storia è aumentato anche il periodo di attività delle zecche, vettore di malattie. Il Sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi, malattie causate da virus trasmessi tramite morso o puntura, dell’Istituto superiore di sanità monitora puntualmente la situazione. Tra le zone maggiormente colpite c’è il Nordest d’Italia, dove l’Istituto zooprofilattico delle Venezie nel 2023 ha registrato 13 casi di encefalite da zecca e 5 di infezione virale da zecca. La zecca è anche responsabile della diffusione della cosiddetta 'Sindrome alfa-Gal' molto più conosciuta negli Stati Uniti, dove si è riscontrata una impennata di casi, ma che sta allarmando anche l'Europa e quindi l'Italia. Si tratta di una reazione allergica che si scatena dopo ingestione di alcuni alimenti, principalmente la carne rossa, da qui la denominazione di 'sindrome da barbecue'. "La Sindrome alfa-Gal – ha recentemente spiegato Cosby Stone, ricercatore di allergologia e immunologia della Vanderbilt University (Usa) – è dovuta al morso della zecca Ixodes, nota come zecca dei boschi, che può iniettare nel soggetto colpito il carboidrato α-Gal presente nella sua saliva. Questo scatena una sensibilizzazione del sistema immunitario con produzione di anticorpi IgE dirette contro l’alfa-Gal, e responsabili delle reazioni allergiche".   "La diagnosi della 'Sindrome alfa-Gal' è generalmente complessa e può richiedere del tempo poiché i sintomi, come orticaria, diarrea, vomito, difficoltà respiratorie, gonfiore, possono manifestarsi diverse ore dopo l’assunzione di carne rossa. In realtà sono molti gli alimenti che contengono alfa-Gal, tutti di derivazione animale, come il latte vaccino, o i grassi che possono essere usati per la cottura degli alimenti in genere", ha evidenziato Stone. Nel 70% dei casi l’infezione si presenta con sintomi lievi, mentre nei rimanenti, dopo un periodo di incubazione che va dai 3 ai 28 giorni, si presentano sintomi similinfluenzali come febbre alta, cefalea, mal di gola, astenia, mialgie e artralgie. Nel 20-30% di questi casi, dopo un intervallo senza sintomi, si manifestano disturbi del sistema nervoso centrale. L’infezione da sottotipo europeo si può poi complicare ulteriormente con conseguenze neurologiche a lungo termine.  In Italia c’è un’azienda che lavora nel campo biomedicale che ha sviluppato un test proprio sull’alfa-Gal ed è in grado di misurarne il livello negli alimenti e nei dispositivi medici di origine di tipo biologica, come le bioprotesi valvolari cardiache, che sono costruite con tessuti bovini e suini. Bci (Biocompatibility Innovation) sta collaborando con l’industria medicale nel settore dei biomateriali proprio perché questi, in molti casi contengono alfa-Gal e innescano reazioni di tipo immunitario. La tecnologia brevettata 'Facta', sviluppata di Bci, è in grado di inibire le reazioni allergiche date dai dispositivi biologici perché in grado di inattivare l'alfa-Gal. “Con il nostro trattamento – spiega Alessandro Gandaglia, Ceo della startup Bci – riusciamo a neutralizzare pressoché totalmente la presenza di alfa-Gal e quindi evitare reazioni avverse nel paziente. Il dato americano sulle reazioni allergiche al morso di zecca è preoccupante, se queste persone dovessero infatti essere costrette a usare in futuro delle bioprotesi sarebbe un grave problema dal punto di vista sanitario. Per loro infatti le conseguenze, potrebbero metterne a rischio la vita stessa.  "Le zecche – ricorda Antonia Ricci, direttore generale dell’IzsVe – svolgono il ruolo di vettori dell’infezione, mentre gli animali selvatici, soprattutto i roditori sono il serbatoio del virus. Fortunatamente in Italia e in particolare nel Triveneto, dove la loro presenza è maggiore, i casi riscontrati sono pochi e le forme neuroinvasive sono davvero rare. Come Istituto teniamo comunque alta la guardia attraverso le attività di sorveglianza descritte nel Piano nazionale arbovirosi e garantendo supporto operativo alle Asl, per esempio nel caso di campionamenti specifici in aree a rischio".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronossalute
Post Precedente

Tumori, studio italiano svela come predire e migliorare risposta a Car-T

Post Successivo

Link Campus University. “Notizie su fatti precedenti a cambio proprietà ateneo parte lesa”

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
Link Campus University. “Notizie su fatti precedenti a cambio proprietà ateneo parte lesa”

Link Campus University. "Notizie su fatti precedenti a cambio proprietà ateneo parte lesa"

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Inaugurata nuova Risonanza magnetica 3 tesla al Poliambulatorio Montezemolo in Corte dei Conti

Nanomotion sensing: la nuova frontiera nella lotta allo Staphylococcus aureus

Fallout: New Vegas approda nel cloud con l’espansione del catalogo GeForce NOW

Natale, doni ai bimbi a mezzanotte? La pediatra: “Meglio scartarli il mattino dopo, ecco perché”

Mers colpisce ancora, alert Oms: 19 casi e 4 morti nel 2025 di cui 2 su viaggiatori rientrati in Francia

Capodanno, Wwf: “Stop ai botti, ecco gli effetti sugli animali”

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino