sabato, Maggio 10, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Salute

Tumore: cancro al seno, oncologo giurista e associazione pazienti sul ritorno al lavoro

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
30 Ottobre 2024
in Salute
0
Tumore: cancro al seno, oncologo giurista e associazione pazienti sul ritorno al lavoro
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

Nuovi antiobesità riducono di 2 terzi il consumo di alcol: lo studio

Chi è Francesco Rubino, l’italiano a Londra fra i 100 del Time più influenti nel mondo della salute

Uap a Governo: “Inconcepibili tagli a laboratori e cliniche accreditati e poi ci sono fondi per farmacie”

(Adnkronos) – Una delle primissime domande che la paziente fa al momento della diagnosi riguarda la possibilità di tornare al lavoro. All’argomento è dedicato un approfondimento per le donne con tumore al seno metastatico, nell’area riservata ai pazienti del sito ‘novartis.it’, con 3 articoli che spiegano iniziative, terapie e diritti, grazie al contributo dell’associazione delle pazienti, dell’oncologo e del giuslavorista. Lo speciale è stato realizzato per il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del cancro più frequente nella popolazione femminile. “Sempre più spesso, purtroppo, il tumore al seno si presenta in età giovanile e irrompe nella vita di una donna quando è nel pieno della propria attività professionale – spiega Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna – Siamo così andate sul territorio per ascoltare le pazienti e sentire qual era il loro vissuto rispetto al mondo del lavoro. Abbiamo riscontrato che i diritti della lavoratrice sono spesso limitativi rispetto ai reali bisogni di cure che una paziente può avere nel tempo”.  Così l’associazione ha avviato il progetto “TrasformAzione” circa tre anni fa, con l’obiettivo di supportare le pazienti nel reintegro lavorativo. “Grazie ai passi avanti della ricerca- rimarca D’Antona – sono sempre di più le donne con un tumore al seno che mantengono una buona qualità di vita e vogliono continuare a sentirsi attive professionalmente, non solo per l’autonomia finanziaria, ma anche per tornare alla vita, uscendo dalla sola dimensione di paziente”. La presidente sottolinea poi i risultati di una ricerca nazionale condotta da Europa Donna, che ha messo in evidenza 2 problematiche legate al rientro al lavoro: la prima riguarda le pazienti, che spesso dubitano delle proprie capacità di rimettersi in gioco professionalmente, mentre la seconda riguarda le aziende, che devono essere preparate a gestire le esigenze di cure e controlli continui delle pazienti con tumore metastatico.  “Purtroppo non tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro sono uniformi nel tutelare questi aspetti”, sottolinea D’Antona che racconta l’impatto di un progetto come ‘TrasformAzione’ che “aiuta le pazienti a cercare lavoro, supportandole nella stesura del curriculum vitae, nella gestione del colloquio e nell’analisi delle proprie competenze e aspirazioni. Il percorso prevede anche un colloquio con uno psicologo del lavoro e consulenze giuslavoristiche. Almeno 150 donne hanno già beneficiato di questo percorso, passando da uno stato mentale di ‘paziente’ a quello di ‘candidata’ – racconta D’Antona – perché il lavoro è un elemento complementare al percorso terapeutico”, con effetti positivi sul benessere e sulla qualità di vita delle pazienti. A tale proposito, cure innovative, spesso somministrate oralmente a casa, permettono di cronicizzare la malattia oncologica, prolungando la sopravvivenza. “Tornare al lavoro, per le donne con tumore al seno metastatico, è possibile e notevolmente auspicato”, afferma Carmelo Bengala, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, sottolineando, in un altro articolo nello stesso sito, l’impatto psicologico positivo che il rientro al lavoro ha sulle pazienti. La “storia naturale della malattia è cambiata” negli ultimi anni grazie alla ricerca. “Sebbene il carcinoma mammario metastatico rimanga una patologia complessa, caratterizzata da forme più o meno diffuse – illustra l’oncologo – l’innovazione diagnostica e terapeutica ha portato allo sviluppo di farmaci mirati per i vari tipi di tumore, inclusi quelli ormonosensibili e quelli che iperesprimono la proteina Her2”.  Le nuove cure “permettono un trattamento a bersaglio molecolare, riducendo la tossicità e migliorando l’efficacia, contribuendo a una maggiore durata della risposta al trattamento e a un ritorno a una vita il più possibile normale”. I trattamenti attuali, “incluso l’uso di farmaci veicolati da anticorpi monoclonali – precisa Bengala – hanno aumentato notevolmente l’efficacia riducendone la tossicità”, cambiando la storia della malattia, ma serve un cambio di mentalità da parte delle pazienti che, a volte, faticano ad accettare la possibilità di un ritorno alla vita normale.  A tutelare il rientro in un contesto produttivo per chi sta facendo un percorso oncologico c’è “un pacchetto di diritti mirato” non solo “a tutelare la loro salute”, ma anche “a garantire la partecipazione alla vita lavorativa”. Lo spiega Domenico Tambasco, avvocato giuslavorista in un articolo dettagliato dello speciale. “Il diritto più rilevante per questi pazienti” riguarda “la possibilità di richiedere la trasformazione del contratto di lavoro da full-time a part-time. Questo diritto si applica nel caso in cui la malattia sia degenerativa e venga certificata dall’azienda sanitaria territoriale. Non si tratta di una facoltà del paziente, ma di un diritto che il datore di lavoro deve riconoscere, pur avendo la possibilità di decidere l’entità della riduzione dell’orario. Un altro diritto cruciale è quello relativo ai permessi lavorativi, “previsti dalla legge 104 del 1992 – precisa l’esperto – e anche l’assegnazione della sede di lavoro più vicina al luogo di residenza con il divieto di trasferimento o di assegnazione a lavori notturni. Per i pazienti stessi, è previsto il diritto di richiedere modalità di lavoro agile (smart working). Il datore di lavoro – conclude – è obbligato a garantire le condizioni lavorative più idonee, proteggendo l’integrità psicofisica del paziente, come stabilito dall’articolo 2087 del Testo Unico sulla Sicurezza”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronossalute
Post Precedente

Libri: con ‘La mente dell’hacker’ Bruce Schneier guida nelle vulnerabilità del nostro mondo

Post Successivo

Inaugurata Foresta Levissima, progetto di riforestazione in Val di Fiemme

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
Inaugurata Foresta Levissima, progetto di riforestazione in Val di Fiemme

Inaugurata Foresta Levissima, progetto di riforestazione in Val di Fiemme

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Nuovi antiobesità riducono di 2 terzi il consumo di alcol: lo studio

Premi, l’ad di Acea Palermo tra premiati Guido Carli

Papa Leone XIV, AmCham Italy: “Pontefice statunitense svolta epocale, può rafforzare legame Ue-Usa”

Aidp: da 72% direttori personale sì a partecipazione lavoratori a governance aziendale

Papa Leone XIV, Sbarra: “Ha subito invocato pace e nuova concordia che parte da ultimi e da Sud del mondo”

Terzo settore, a Napoli ‘Protagonisti!’: voce con l’arte a nuove generazioni con background migratorio

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino