Quando si parla di cittadine del Salento, innumerevoli sono i fiori all’occhiello da citare, alcuni borghi per architettura, altri per ritrovamenti archeologici, altri ancora per storia ed in fine, ma non per ordine di importanza, sicuramente per arte culinaria. Tra le tante perle di questa area magica, ricca di coste ammirevoli e siti risalenti al paleolitico, si evince sicuramente il capo di Leuca, in cui, Tricase ne é sicuramente la cittadina porta bandiera.
In questo articolo parleremo dei tre principali punti nevralgici in cui storia, cultura, cucina e anche, al giorno d’oggi, movida si incontrano. Nella fattispecie le cittadine di Maglie, Casarano e Tricase. Vedremo inoltre in modo più approfondito dove mangiare a Tricase
Tra le cittadine del Salento si evince Tricase: dove mangiare a Tricase?
Trattorie, agriturismi, ristoranti di lusso e bistrot, il capondi Leuca, più specificamente Tricase, non si fa mancare nulla in merito. Ma cosa accade se i sapori della tradizione e i connubi di ingredienti incontrano le baguettes o i pucciotti (pane tipico salentino)?
È da qui che parte la mission di Babalù baguetteria. Un team giovane, di nuova costituzione, che ha creduto nella propria terra e proprio in un momento di profonda crisi dettata dalla passata emergenza sanitaria, ha gettato le basi per un concept di ristorazione tutto nuovo, prodotti tipici in chiave fast-food, molto apprezzato dagli abitanti del luogo e dagli innumerevoli turisti che hanno gustato una creazione di casa Babalù.
100% made in Salento e fatto a mano, preparazioni fresche di giornata che prevedono la maggior parte degli ingredienti a chilometro zero.
Un luogo, Babalù Baguetteria, in cui poter deliziare il palato con ottime baguettes con salumi mixati a formaggi e conserve locali, oppure con ortaggi e formaggi caprini o pecorini come da tradizione, o ancora, baguettes con prodotti del mare, di cui il Salento ne é circondato, come, ad esempio, lo squisito polpo locale che esprime profumo di mare ed un gusto ineguagliabile.
Cenni storici sul Salento
Sicuramente una terra ricca di storia in cui innumerevoli popoli si sono succeduti nel dominio di questa terra in cui le minoranze dialettali, ancora, scandiscono l”area in cui si vive. Infatti, si narra, che il nome Salento derivi da una delle prime colonie cretesi stanziatesi nel territorio, appunto, i salenti, provenienti dalla città greca di Salenzia.
Un susseguirsi di popoli hanno vissuto queste terre gentili e fertili, dapprima i greci a cui hanno seguito i bizantini nel medioevo, sostituiti poi dall’allora ottomani, turchi oggi, ed ancora altri popoli provenienti da ogni luogo d’Europa grazie al clima e all’ambiente prettamente rupestre che caratterizza le cittadine del Salento.
Un popolo la cui economia era basata sul primario, un popolo in cui il baratto, in alcuni casi, ancora resiste ad ogni legge micro e macro economica esistente.
Rispetto al resto della regione, il Salento si distingue anche per tratti linguistici, architettonici e folkloristici, un’area geografica, quindi, il Salento e le sue cittadine, in cui il tempo si è fermato ai popoli che ne hanno gentilmente lasciato traccia, usi e costumi, come ad esempio Maglie, nel cuore della Grecìa salentina in cui il grico è ancora parlato anche tra i giovani per via dell’accostamento al dialetto del posto, oppure Tricase, in cui l’architettura del luogo racconta esplicitamente degli arabi o dei bizantini, che in questa cittadina hanno trovato casa e ne hanno fatto già all’ora un centro economico importante.
Conclusioni
Al giorno d’oggi il Salento è diventato un culto per innumerevoli turisti che, da ogni luogo del mondo, si recano a visitare le bellezze di questa terra e ad assaporare le ricette della tradizione. Sicuramente ad avere la meglio sono quei luoghi in cui il tempo non è mai passato poiché, la maggior parte, continua a scegliere luoghi in cui si esprime tradizione. Il fast-food concept riveste un ruolo quasi principale grazie anche alla mobilità che porta i sapori di questa meravigliosa terra in giro per il mondo.