Quali sono gli investimenti più redditizi in questo momento? La domanda è d’obbligo, in una fase storica resa molto complicata dal persistere del Covid, con una ulteriore ondata la quale rischia di provocare una nuova gelata dell’economia.
Proviamo perciò a individuare alcune direttrici di investimento in grado di dare risposte a chi non intende veder deperire i propri soldi su un conto corrente bancario ed è magari disposto a correre rischi aggiuntivi per spuntare rendimenti interessanti. Un occhio a quelli che sono gli investimenti più redditizi in questa fase storica.
Investire in IPO
Le IPO sono essere la prima risposta al quesito di partenza. Le Initial Pubblic Offering, infatti, permettono di investire i soldi su aziende che stanno crescendo e si propongono di continuare a farlo proprio facendo leva sulle risorse rastrellate, offrendo una parte del proprio capitale azionario in Borsa.
Naturalmente occorre fare attenzione e cercare di individuare quelle che offrono reali garanzie di crescita. Le IPO, però, sembrano effettivamente in grado di remunerare largamente il capitale investito, proprio perché riguardanti imprese che non solo stanno crescendo, ma intendono internazionalizzarsi.
Le criptovalute continuano a crescere
Nonostante alcuni passi falsi, le criptovalute hanno evidenziato una tendenza alla crescita anche nel corso degli ultimi mesi, trainate da un Bitcoin il quale continua la sua penetrazione anche in settori della finanza, quella tradizionale, che un tempo ne erano fieri detrattori.
Oltre a BTC, però, ci sono molte Altcoin che promettono grandi ritorni nell’immediato futuro. Si pensi ad esempio ai progetti legati alle DeFI, la finanza decentralizzata, considerata una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Ad esempio Cardano, la cui scelta del meccanismo Proof-of-Stake, considerato meno problematico del Proof-of-Work dal punto di vista energetico, si sta rivelando vincente. Alla luce del fatto che ormai le criptovalute esistenti sono migliaia, la scelta non manca di certo, a patto di sapersi muovere con accortezza.
L’oro come bene rifugio
Con l’arrivo della pandemia di Covid si è assistito al crollo di alcuni asset, tra i quali il petrolio e le azioni collegate ad aziende facenti parte di settori particolarmente colpiti dalla contrazione del ciclo economico, ad esempio quelle del lusso.
In questa situazione è tornato di moda l’oro, ovvero il bene rifugio per eccellenza, che si avvantaggia non soltanto della sua assodata capacità di resistere nei momenti più problematici, ma anche del fatto che si tratti di un bene finito. Agli attuali ritmi estrattivi, si calcola che il metallo presente nei vari giacimenti disseminati lungo il globo possa esaurirsi nei prossimi 15 anni. A quel punto, naturalmente, il prezzo di quello in circolazione se ne dovrebbe avvantaggiare in maniera notevole.
Proprio questo è il motivo che spinge gli analisti a consigliare di detenere circa un 10% del proprio portafogli d’investimento in oro. Se attualmente è in grado di reggere validamente, con l’avvicinarsi del suo esaurimento il metallo potrebbe vedere esplodere la sua quotazione. Un investimento quindi perfetto per il lungo termine.




