La Commissione Pari Opportunità in accordo con l’Assessorato Politiche Sociali, Pari Opportunità e Politiche Abitative del Municipio Roma VII, sulla base della Mozione del Consiglio Municipale n. 11/2021, avvia un sondaggio per intitolare la Casa di Semiautonomia Gate VII, per donne vittime di violenza, a persone che nella loro esperienza di vita sono state vittime di episodi violenza e/o che si sono distinte per aver testimoniato durante il corso della loro vita alti valori sociali e civili.
Ogni cittadina/o domiciliata/o o residente nel territorio del Municipio Roma VII, fino a domenica 18 luglio alle ore 12.00, può scegliere uno dei seguenti nominativi per intitolare la casa di semiautonomia Gate VII, casa di accoglienza per donne in difficoltà e/o vittime di violenza con o senza figli a :
Marielle Franco – Rio de Janeiro, 27 luglio 1979 – Rio de Janeiro, 14 marzo 2018- politica, sociologa e attivista brasiliana, esponente del Partito Socialismo e Libertà brasiliano (PSOL). E’ stata eletta consigliera comunale a Rio de Janeiro ed ha presieduto il Comitato delle donne del Consiglio comunale, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani È stata assassinata la sera del 14 marzo 2018;
Anna Maria Ascolese, insegnante e responsabile del plesso elementare Anna Frank di Frattocchie, ferita e poi deceduta a seguito dei colpi di pistola sparati dal marito Antonio Boccia, un carabiniere di 57 anni, che l’ha inseguita nel loro appartamento e dopo la brutale aggressione si è suicidato. Originaria di Sarno, era impegnata in difesa dei diritti delle donne;
Simonetta Cesaroni, il 7 agosto 1990 la 21enne Simonetta Cesaroni fu ritrovata priva di vita nell’ufficio dell’Associazione alberghi della gioventù, situato nello stabile di via Poma a Roma, dove lavorava. Qualcuno le aveva inferto 29 coltellate: il responsabile di questo atroce delitto non è mai stato rintracciato, nonostante i tanti indiziati;
Artemisia Gentileschi, nacque a Roma nel 1593: suo padre Orazio, era amico di Caravaggio, crebbe in un ambiente molto stimolante per una giovane pittrice, la sua casa era assiduamente frequentata da artisti, a 17 anni risale il primo dipinto che conosciamo,suo padre si prodigò molto per diffondere l’arte di Artemisia, la sua vita fu segnata da un terribile stupro;
Hina Saleem -Gujrat, 19 dicembre 1985 – Zanano di Sarezzo, 11 agosto 2006- una ragazza pakistana uccisa in Italia dai parenti come punizione per non volersi adeguare agli usi tradizionali della cultura d’origine. Già nel passato Hina aveva avuto forti dissapori con la famiglia, ed era anche fuggita di casa, denunciando maltrattamenti ed abusi;
Alda Merini nata a Milano il 21 marzo del 1931, vive sulla sua pelle l’esperienza dell’internamento in manicomio e anche nella più angosciante solitudine trova un suo modo per difendersi attraverso la poesia che diventa la sua salvezza e le consente non solo di salvaguardare la propria umanità, ma di coltivare quell’universo di amore e di sensibilità che dimora dentro di lei. L’arte la rende autenticamente unica per quella sua immensa capacità di percepire le infinite sfumature della vita e la conduce verso un cammino di rinascita continua, all’insegna dell’empatia e del rifiuto di ogni forma di violenza.