domenica, Novembre 23, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Lavoro

Fruitimprese: futuro export ortofrutticolo passa da nuovi mercati, no politiche ambientaliste suicide

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
20 Aprile 2023
in Lavoro
0
Fruitimprese: futuro export ortofrutticolo passa da nuovi mercati, no politiche ambientaliste suicide
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

Chiesa, Agidae 22 novembre celebra 65esimo anniversario a Pontificia Università Urbaniana

Confapi: Cristian Camisa confermato presidente

Natale: a Cinecittà World si accendono le luci sul set del ‘film’ delle feste

(Adnkronos) – Preoccupazione per le politiche europee in tema di fitofarmaci e imballaggi e crisi dei consumi sono stati i temi al centro della relazione del presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, alla 74° assemblea dell’associazione che riunisce oltre 300 imprese per un fatturato complessivo di 8 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di export, svoltasi oggi a Roma. Dal punto di vista del commercio estero del settore ortofrutticolo, il 2022 segna un nuovo record per le esportazioni italiane che valgono oltre 5.3 miliardi di euro con un +1,5% sul precedente record del 2021. E’ positivo per 665 milioni il saldo della bilancia commerciale con un calo del 38,1% rispetto all’anno precedente ma replicando il risultato del 2020. Dal punto di vista delle quantità esportate si confermano i dati del 2021 con un calo impercettibile di 14.000 tonnellate pari allo 0,4%. Negativo nel 2022 il confronto con le quantità importate che risultano superiori a quelle spedite oltre confine di 110.000 tonnellate.  “Lo abbiamo detto e lo affermiamo da molti anni ormai -ha detto Salvi- il futuro dell’export ortofrutticolo passa dall’apertura dei nuovi mercati. Il meccanismo sta ripartendo, si sta aprendo il mercato thailandese ai nostri prodotti di punta ed anche l’Unione Europea sta facendo dei passi avanti come soggetto unico al tavolo delle trattative. Per quanto riguarda il mercato europeo il nostro credo deve essere “qualità e distintività”, lo abbiamo ribadito in occasione della recente cabina di regia per l’export. Il prodotto italiano non può competere in termini di volumi e di prezzo con gli altri Paesi produttori come la Spagna o il Nord Africa, non ce lo permettono la dimensione delle nostre aziende agricole ed il nostro sistema fiscale e contributivo. Dobbiamo puntare a consumatori in grado di apprezzare e remunerare un prodotto di qualità superiore e con caratteristiche uniche puntando sulle nuove varietà e sul collegamento con il territorio di provenienza”, ha spiegato ancora. Nelle ultime settimane Freshfel e Cso Italy hanno lanciato l’allarme, o meglio hanno certificato una situazione di calo dei consumi che in alcuni casi è un crollo. Le ragioni di questa debàcle? Spiega Salvi: “I millennials consumano poca ortofrutta; le nuove generazioni ne consumano ancora meno; la crisi economica riduce la propensione a consumare i prodotti freschi verso una alimentazione considerata, a torto, più economica ed energetica; c’è poi una errata percezione che la frutta e la verdura sono costose, quando invece una dieta con 5 porzioni di frutta e verdura si può ottenere con meno di 2 euro al giorno”, ha spiegato.  Gli acquisti di ortofrutta nel 2022 in Italia si sono ridotti di 500mila tonnellate, la diminuzione è pari a quella registrata nei 5 anni precedenti. Contro questo stato di cose noi di Fruitimprese – ha spiegato Salvi, "riteniamo che sia il momento di un cambio di passo nella comunicazione. Accogliamo con favore le dichiarazioni del Ministro Lollobrigida che ha annunciato una campagna di informazione istituzionale”. Per Fruitimprese la comunicazione è importante ma va accompagnata da una politica produttiva e distributiva coerente, gli anelli della filiera devono collaborare costantemente. La soluzione non è secondo noi il taglio dell’Iva, “ma è fondamentale che sugli scaffali e nei negozi di prossimità sia presente sempre il meglio di ciò che possiamo offrire in termini di qualità e di varietà, ponendo fine a politiche di riduzione di prezzo ingiustificate”. Nel 2022 da Bruxelles sono arrivate diverse proposte che hanno un impatto diretto sul settore ortofrutticolo, a partire dalla proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, quella sul ripristino della natura, fino alla più recente proposta di revisione della normativa sugli imballaggi presentata lo scorso novembre. Salvi ha spiegato: “Il minimo comune denominatore tra queste proposte, come per tutte quelle previste dal Green Deal, è un ridimensionamento del sistema produttivo europeo che sembra essere in controtendenza rispetto alla domanda sempre più in crescita di prodotti salubri e di qualità da parte della popolazione”. Per quanto riguarda la proposta sui fitofarmaci, l’Italia risulta essere tra i Paesi più svantaggiati poiché viene richiesta una riduzione pari al 62% entro il 2030, a fronte di un obiettivo europeo del 50%. La proposta Ue sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio si inserisce in un contesto normativo europeo molto frammentato con una serie di decreti, in Francia, Spagna e Belgio, volti a vietare l’uso di determinati format sia in plastica che in altri materiali. L’obiettivo principale della Commissione è infatti quello di armonizzare la legislazione europea attraverso un regolamento direttamente applicabile in tutti gli Stati membri.  In tema di lotta alle emissioni e di salvaguardia dell’ambiente “i nostri operatori sono i primi a riconoscere la necessità di invertire la rotta, i problemi risiedono più che altro nelle tempistiche e gli strumenti previsti da Bruxelles per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica”, ha aggiunto. Salvi ha spiegato che "abbiamo bisogno di basare scelte così importanti su studi scientifici e non su preconcetti ideologici. Asserire che la plastica è “il problema più grande del pianeta” non ha molto senso, ogni attività umana può avere un impatto sull’ambiente o sulla salute umana o animale”. Terreno, acqua e lavoro sono i 3 fattori di produzione principali della ortofrutticoltura, il primo per fortuna non manca, anche se il teorema delle aree sensibili del Green Deal sta tentando di portarcelo via; per gli altri due la situazione è drammatica e stavolta la soluzione non può che venire dalle istituzioni, noi operatori figuriamo per lo più come spettatori paganti.  “Finalmente la politica -ha detto Salvi- sembra aver preso coscienza del problema della siccità, con l’istituzione di un Commissario Straordinario e di una cabina di regia. Riteniamo che si debba dare il via al piano invasi ed ai progetti che mettano in pratica il finanziamento di 880 milioni previsto nel Pnrr”. Per quanto riguarda la crisi della manodopera noi come Fruitimprese “abbiamo lanciato l’allarme già dal 2020. La pandemia ha rivoluzionato il mercato del lavoro, in particolare quello dei lavoratori agricoli e bisogna trovare delle soluzioni di medio-lungo termine. Sappiamo già che purtroppo l’abolizione del reddito di cittadinanza non basterà contro la crisi della manodopera specializzata e lo dimostra la corsa al click day per il decreto flussi che ha esaurito le disponibilità, seppur accresciute, in un solo giorno”. “Non ce ne vogliano i sindacati -ha aggiunto Salvi- ma è il momento di ripensare ai buoni lavoro, semplici da utilizzare, convenienti e che garantiscano al lavoratore una retribuzione certa ed immediatamente spendibile, come avviene in altri Paesi europei che stanno drenando, a nostro discapito, i lavoratori specializzati provenienti dall’Europa dell’Est”. “Le nostre speranze sono riposte nel tavolo che il ministro Lollobrigida ha annunciato di voler costituire con il ministero del Lavoro. E accogliamo con favore il progetto governativo di creare delle strutture nei Paesi di origine per formare lavoratori adatti alla nostra agricoltura, compito finora totalmente a carico delle aziende che spesso vedevano i lavoratori formati dirigersi verso altri Paesi e settori agricoli più remunerativi”. In tema di costo del lavoro, il citato tavolo interministeriale “dovrà occuparsi anche della riduzione dei costi a carico delle aziende italiane che sono costrette a competere sui mercati internazionali con concorrenti che pagano una frazione degli oneri fiscali e contributivi. E’ il momento di riequilibrare le forze in campo, anche a livello nazionale, consentendo a tutte le imprese di beneficiare delle agevolazioni a favore dei territori cosiddetti svantaggiati”. "Il 2023 deve essere un anno di svolta -ha concluso Salvi- il Governo Meloni dovrà mettere in atto i provvedimenti promessi in campagna elettorale e confidiamo che il dicastero dell’agricoltura, al quale finalmente è stato deputato un esponente di primo piano del partito di governo, possa essere al centro del piano di rilancio del nostro Paese. Gli operatori si attendono molto dalla politica anche nell’ambito dei rapporti tra gli anelli della filiera. Ci attendiamo i primi provvedimenti a carico di chi non rispetta le le regole dettate dalla normativa di contrasto alle pratiche sleali, ma anche la semplificazione e razionalizzazione della burocrazia agricola, così come scritto nella Legge di Bilancio”. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronoslavoro
Post Precedente

Challenge sui social, come contrastare il fenomeno: ANGI alla Camera dei Deputati

Post Successivo

‘Borsa e valori’, un secolo di storia finanziaria (Fotogallery)

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
‘Borsa e valori’, un secolo di storia finanziaria (Fotogallery)

'Borsa e valori', un secolo di storia finanziaria (Fotogallery)

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Cosa succede al cervello durante il Black Friday? La scienza svela perché compriamo troppo

“Io rifatta? Neanche per idea”: in ascesa la medicina estetica ‘invisibile’

Aviaria, morto negli Usa il primo caso umano di H5N5

Tumori, De Laurentiis: “Non c’è un solo cancro ma molte malattie, carta identità va definita subito”

Cancro al seno, nel docufilm ‘il bagaglio’ un viaggio autentico ed emblematico

Tumori, Bianchini (UniSR): “Paura allontana da cura, nessuna donna deve affrontare percorso da sola”

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino