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Fiducia nel tech: gli USA corrono, l’Europa insegue. E l’Italia?

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
30 Gennaio 2025
in Tecnologia
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Fiducia nel tech: gli USA corrono, l’Europa insegue. E l’Italia?
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(Adnkronos) – Viva Technology ha pubblicato la seconda edizione del suo "Confidence Barometer", un'indagine condotta da OpinionWay che sonda le opinioni degli executives del settore tecnologico a livello internazionale. Lo studio evidenzia come la tecnologia sia considerata sempre più strategica, con l'intelligenza artificiale in testa agli investimenti. Tuttavia, emerge un netto divario tra la fiducia degli americani e quella degli europei, con l'Italia in particolare che appare più cauta. Il 100% degli intervistati riconosce i vantaggi dell'adozione tecnologica, citando aumento della produttività (62%) e riduzione dei costi (48%). L'intelligenza artificiale si conferma la tecnologia con maggiore impatto potenziale (65%), seguita da cybersecurity (41%) e cloud computing (39%). Non sorprende quindi che l'85% delle aziende preveda di aumentare gli investimenti in IA nei prossimi 12 mesi, a conferma di un trend globale. François Bitouzet, Managing Director di Viva Technology, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati del secondo barometro che analizza il grado di fiducia dei top manager nel settore tech e che dimostra come i decision-makers aziendali di tutti i Paesi stiano sempre più orientandosi verso l’innovazione, con l’81% dei dirigenti che ha visto migliorare la propria percezione del ruolo delle nuove tecnologie nella competitività. Tuttavia, pur in questo quadro generalmente positivo, il barometro evidenzia una differenza tra gli Stati Uniti, che si distinguono per un maggiore ottimismo, e un’Europa che procede a velocità diverse. Da un lato, Paesi come Francia, Germania e Regno Unito mostrano un atteggiamento chiaramente positivo; dall’altro, realtà come Italia e Spagna appaiono meno fiduciose." Se l'81% degli executive considera la tecnologia cruciale per la competitività internazionale, la fiducia nella propria posizione varia notevolmente. Stati Uniti (92%) e Regno Unito (81%) si percepiscono all'avanguardia, seguiti da Francia e Germania (76%). L'Italia, con solo il 64% degli executives ottimisti, mostra una minore fiducia nelle proprie capacità tecnologiche. Per garantire la competitività, gli intervistati puntano su personale qualificato (45%), investimenti in R&D (44%) e reputazione internazionale (43%). Stati Uniti e Francia, in particolare, sottolineano l'importanza della collaborazione internazionale. Anche nell'adozione di nuove tecnologie, USA (87%) e UK (82%) si percepiscono come leader, mentre l'Italia (44%) accredita un ritardo significativo. La Francia, con il 71%, registra comunque una crescita di oltre 10 punti rispetto al 2024. La mancanza di personale qualificato (41%) e la resistenza al cambiamento (39%) sono visti come i principali ostacoli all'innovazione. Negli Stati Uniti, preoccupa la conformità normativa e la protezione dei dati (50%). Nonostante il suo potenziale, la tecnologia porta con sé preoccupazioni. Il 77% degli executives teme l'invasione della privacy e la diffusione di fake news. La privacy è un tema sentito in tutti i paesi, soprattutto in USA (83%) e Spagna (90%), mentre Germania e Italia appaiono meno preoccupate. Per affrontare questi rischi, 9 aziende su 10 hanno implementato misure informative. Oltre la metà prevede una maggiore complessità nella gestione dei dati in futuro. L'impatto ambientale della tecnologia preoccupa il 70% degli intervistati, in particolare startup e scaleup (47% molto preoccupato). Gli Stati Uniti mostrano una crescente sensibilità al tema (74%). Nonostante le preoccupazioni, il 90% degli executives vede la tecnologia come soluzione alle sfide sociali, in particolare nell'ambito dell'educazione (45%) e della lotta alla disinformazione (42%). L'81% ritiene che l'ecosistema tech promuova diversità e inclusione. In conclusione, il "Confidence Barometer" di Viva Technology dipinge un quadro complesso del settore tecnologico globale. L'IA si conferma come motore di innovazione, ma l'Europa, e l'Italia in particolare, deve affrontare sfide significative per colmare il divario con gli Stati Uniti e sfruttare appieno il potenziale della trasformazione digitale. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronostecnologia
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