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Home Salute

Diabete e obesità minacce per il cuore, a Firenze convegno cardiologi ospedalieri

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
18 Febbraio 2025
in Salute
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(Adnkronos) – I massimi esperti della Cardiologia italiana saranno a Firenze il 21 e il 22 febbraio per la quarta la Conferenza nazionale del Club delle Utic Anmco, un convegno dedicato ai cardiologi e a tutti gli specialisti delle aree critiche ospedaliere, che nel corso di questi 4 anni si è consolidato come l'evento più atteso dell'ambito della cardiologia di area critica. Tra i vari focus uno verterà su due importanti fattori di rischio metabolici, il diabete e l'obesità, che determinano un importante impatto in termini di malattie cardiovascolari e malattia renale cronica. Per i cardiologi dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), si configura quella che viene definita "la sindrome cardio-renale metabolica".  L'appuntamento di Firenze si conferma un momento di grande importanza per la crescita culturale di tutti i professionisti ospedalieri impegnati nell'area dell'emergenza-urgenza cardiovascolare. La conferenza nazionale è parte di un più ampio progetto strategico finalizzato a favorire una progressiva crescita delle competenze clinico-assistenziali di tutti i medici e gli infermieri che già lavorano nelle Utic (Unità di terapia intensiva cardiologica), ovvero nelle aree critiche del Servizio sanitario nazionale. Particolare attenzione verrà posta su contenuti scientifici interdisciplinari e interprofessionali, che siano di effettivo valore nel cammino professionale di tutti gli operatori coinvolti in area cardiologica. La conferenza è stata progettata in modo da fornire non solo concetti teorici, ma anche competenze pratiche, infatti le sessioni di simulazione degli anni precedenti sono state tra le più partecipate. Altro obiettivo del Club delle Utic Anmco – illustra l'associazione- è quello di rafforzare la rete di professionisti che lavorano quotidianamente nelle Utic con interazioni attive e costanti, pronti a ridefinire gli standard di cura e condividere le buone pratiche della medicina cardiovascolare dell'area critica. Il risultato atteso per i partecipanti è di formare specialisti in grado di stratificare precocemente e trattare i diversi fenotipi di shock, l'insufficienza cardiaca acuta e tutte le condizioni di alta complessità come la sindrome post arresto cardiaco, la disfunzione del ventricolo destro, l'ipertensione polmonare, le aritmie con compromissione emodinamica, la multi-organ failure. Secondo Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell'ospedale Niguarda di Milano, "la Conferenza nazionale del Club delle Utic costituisce una ineludibile occasione di confronto, discussione ed approfondimento volta all'innovazione della medicina cardiovascolare nell’emergenza-urgenza". "Tra i diversi temi trattati – riferisce Oliva – parleremo della prevalenza, drammaticamente in aumento, di due importanti fattori di rischio metabolici, diabete e obesità, che determina un importante impatto in termini di malattie cardiovascolari e malattia renale cronica; si configura quella che viene definita la sindrome cardio-renale metabolica. La semaglutide, un farmaco agonista del recettore del Glp-1, sta emergendo come un importante agente terapeutico nella gestione del continuum cardio-renale metabolico. Inizialmente sviluppato per il controllo glicemico nel diabete mellito di tipo 2, oltre alla regolazione del glucosio ha dimostrato di ridurre gli eventi cardiovascolari avversi maggiori, in particolare nei pazienti sovrappeso, obesi, ad alto rischio cardiovascolare; si è inoltre dimostrato promettente nel migliorare gli esiti renali, rallentando la progressione dell'albuminuria e riducendo il rischio di malattia renale cronica nelle persone diabetiche”. La quarta Conferenza nazionale del Club delle Utic Anmco sarà anche l'occasione per rappresentare i tratti salienti delle principali novità in tema di gestione e trattamento dell'ipercolesterolemia, che rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare. "L'ipercolesterolemia rappresenta una condizione determinante nello sviluppo e nella progressione delle malattie cardiovascolari – afferma Furio Colivicchi, past president Anmco e direttore Cardiologia clinica e riabilitativa dell'ospedale San Filippo Neri di Roma – Ridurre tempestivamente ed efficacemente le concentrazioni ematiche del colesterolo riduce il rischio di infarto miocardico e ictus. Gli anticorpi monoclonali inibitori della proteina Pcsk9 sono i farmaci di maggiore efficacia nel ridurre livelli del colesterolo. Questi farmaci rappresentano la più importante innovazione nel trattamento delle malattie cardiovascolari negli ultimi anni. Purtroppo, ancora molti pazienti non accedono a questa terapia in tempi adeguati al loro livello di rischio. E' necessario che tutti i pazienti con evidenza di danno cardiovascolare accedano in tempi certi alla terapia con Pcsk9 inibitori al fine di cambiare in meglio il loro destino clinico". Secondo Serafina Valente, direttore Cardiologia dell'azienda ospedaliero-universitaria Senese, "la diffusione capillare delle competenze 'intensive' dei professionisti di area critica cardiovascolare è alla base della realizzazione della Rete delle Utic. Il modello di lavoro in rete ha portato la cardiologia italiana all'eccellenza nel trattamento dell'infarto miocardico acuto con la realizzazione della 'Rete tempo dipendente dell'infarto' che è diffusa capillarmente su tutto il territorio italiano; sempre dal lavoro in rete delle Utic è partita la più importante ricerca clinica della cardiologia italiana sull'infarto miocardico 'Studi Gissi'".  "Pertanto il modello che proponiamo di Rete delle Utic è per noi imprescindibile al fine di garantire il trattamento più idoneo delle urgenze/emergenze cardiologiche a tutti i cittadini, indipendentemente dall'ospedale di primo ricovero. Ma – conclude – il concetto di Rete delle Utic deve essere più ampio, non limitato all'assistenza, ma deve prevedere la rete dei professionisti mediante un continuo passaggio di informazioni e formazione tra tutti gli specialisti dell'area critica e il coinvolgimento di tutte le Utic in progetti di ricerca clinica centrati sul cardiopatico critico". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronossalute
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