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Come far mangiare più verdure ai ragazzi? Il segreto è nella gentilezza

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
12 Agosto 2025
in Salute
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Come far mangiare più verdure ai ragazzi? Il segreto è nella gentilezza
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(Adnkronos) –
Come far mangiare più frutta e verdura ai bambini? A sorpresa una strategia efficace potrebbe non avere a che fare direttamente con la tavola. Secondo uno studio condotto da scienziati Usa, basterebbe 'coltivare' il loro lato gentile. Sembra infatti che i piccoli che mostrano comportamenti prosociali abbiano maggiori probabilità di essere virtuosi anche nella dieta da adolescenti. Più premurosi, e pure più sani. La nuova analisi che ha svelato l'inaspettata associazione, è pubblicata sull''American Journal of Preventive Medicine' e si basa sui dati di uno studio longitudinale che ha seguito bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni.  I risultati dello studio, spiegano gli esperti, suggeriscono che promuovere la prosocialità durante l'infanzia potrebbe essere una nuova strategia di intervento per promuovere anche un'alimentazione sana. Nell'ambito del Millennium Cohort Study analizzato dai ricercatori – si tratta di uno studio rappresentativo a livello nazionale che ha seguito bambini nati nel Regno Unito per oltre 20 anni a partire dalla nascita – i genitori hanno riferito se i loro figli avessero adottato comportamenti di aiuto che riflettevano gentilezza, premura e cooperazione all'età di 5, 7 e 11 anni, e i ricercatori hanno esaminato se la misura in cui i bambini avevano adottato questi comportamenti prosociali fosse correlata al consumo di frutta e verdura da loro stessi dichiarato durante l'adolescenza (valutato all'età di 14 e 17 anni). "Ricerche precedenti hanno dimostrato che i comportamenti che aiutano gli altri (come il volontariato) sono correlati a una salute migliore negli anziani. Volevamo capire se questo tipo di attività giovi anche ai giovani, concentrandoci su una gamma più ampia di comportamenti prosociali, come atti di gentilezza, cooperazione e cura per gli altri", afferma la ricercatrice principale dell'analisi, Farah Qureshi, Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. "Nella nostra ricerca abbiamo scoperto che i bambini che mostravano costantemente più di questi tipi di comportamenti sociali positivi a qualsiasi età avevano maggiori probabilità di mantenere sane abitudini alimentari durante l'adolescenza, un periodo in cui le scelte alimentari stabiliscono modelli che possono plasmare la salute per tutta la vita". "I comportamenti prosociali, come essere rispettosi dei sentimenti altrui, condividere, aiutare se qualcuno è ferito o turbato, essere gentili e offrirsi volontari per aiutare gli altri, possono influenzare la salute rafforzando i legami sociali dei bambini e migliorando il funzionamento psicologico, promuovendo un umore migliore, uno scopo, un senso di competenza e una maggiore capacità di affrontare lo stress – ragiona l'autrice senior Julia K. Boehm, Chapman University – Tutti questi aspetti, a loro volta, fungono da risorse che possono orientare le scelte relative alla salute, come dimostrano i nostri ultimi risultati". Fra i punti di forza dello studio c'è l'ampiezza del campione preso in esame, mentre la genitorialità o altri aspetti dell'ambiente familiare potrebbero essere fattori confondenti non misurati. "Abbiamo corretto i dati per i comportamenti alimentari riferiti dai genitori durante l'infanzia, insieme ad altri fattori che contribuiscono al clima familiare (ad esempio, fattori socioeconomici, stato civile dei genitori), che potrebbero spiegare alcuni fattori confondenti residui", spiegano gli autori. Al di là di eventuali limiti, concludono gli esperti, è importante sottolineare che l'analisi mette in luce un potenziale vantaggio per la salute: il comportamento prosociale, che può promuovere risultati positivi lungo tutto il corso della vita. Questi risultati longitudinali supportano precedenti studi trasversali che hanno evidenziato come il comportamento prosociale giovanile fosse correlato a comportamenti più sani, inclusi i modelli alimentari. Questo tipo di analisi può aprire la strada a "strategie di promozione della salute nuove e creative che coinvolgono i giovani in modi che valorizzano i loro punti di forza intrinseci, inclusi i valori condivisi di gentilezza e cooperazione – evidenzia la coautrice Laura D. Kubzansky, Harvard TH Chan School of Public Health – Sostenere la prosocialità nell'infanzia potrebbe essere una promettente strategia di promozione della salute da prendere in considerazione in futuro". "Viviamo in un'epoca di divisioni in cui l'empatia può sembrare sottovalutata – conclude Qureshi -. Questo studio ci offre un importante promemoria sul potere della gentilezza e della compassione non solo per chi le riceve, ma anche per chi le dona. Coltivare queste qualità nei bambini può essere un percorso importante e innovativo per promuovere la salute pubblica". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronossalute
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