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Call of Duty: Black Ops 7, la recensione

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
20 Novembre 2025
in Tecnologia
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Call of Duty: Black Ops 7, la recensione
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(Adnkronos) – La saga di Black Ops ha sempre occupato un posto speciale nel cuore dei fan per la sua capacità di intrecciare narrazioni fantapolitiche a derive psicologiche surreali, e Black Ops 7 non fa eccezione, confermando la volontà di Treyarch di esplorare i confini della mente umana in contesti di guerra. Ambientato nel 2035, il gioco funge da sequel diretto degli eventi di Black Ops 2, proiettandoci in un futuro distopico a dieci anni dalla morte di Raul Menendez, dove la società è tenuta sotto scacco dalla corporazione tecnologica The Guild.  Il protagonista è nuovamente David Mason, questa volta interpretato da Milo Ventimiglia che sostituisce lo storico Rich McDonald, affiancato da una squadra "Specter One" che mescola vecchie glorie come Mike Harper e nuovi volti come la letale Leilani Tupuola. Nonostante le premesse intriganti e il ritorno di un'atmosfera allucinatoria in cui la paura viene usata come arma tramite la sostanza chimica Cradle, la narrativa inciampa a causa di un antagonista principale, la CEO Emma Kagan, che risulta essere una figura piatta e priva di quel carisma minaccioso che ci si aspetterebbe da un cattivo di questo calibro, sprecando il talento dell'attrice Kiernan Shipka. L'esperienza della campagna si distingue per una struttura ibrida che tenta di modernizzare la formula classica, sebbene con risultati alterni. Treyarch ha puntato tutto sulla cooperativa a quattro giocatori, una scelta che porta con sé conseguenze strutturali pesanti, come l'obbligo di essere sempre online e l'impossibilità di mettere in pausa il gioco anche durante le sessioni in solitaria.  Sebbene sia possibile affrontare la storia da soli, godendo appieno dei momenti più scriptati e delle sequenze oniriche che richiamano i traumi passati di Frank Woods, l'assenza di una selezione manuale della difficoltà rappresenta un compromesso discutibile; il gioco scala la sfida in base al numero di partecipanti, ma in solitaria l'intelligenza artificiale nemica può risultare soverchiante, costringendo il giocatore a un uso smodato dei kit di auto-rianimazione.  Le missioni oscillano tra i classici corridoi lineari, dove la regia di Treyarch brilla per tensione e spettacolarità, e nuove sezioni open-world ambientate nella mappa di Avalon. Queste ultime, purtroppo, appaiono spesso come riempitivi poco ispirati che ricordano troppo da vicino le meccaniche di Warzone, diluendo il ritmo narrativo con obiettivi di saccheggio che poco aggiungono alla drammaticità della trama. Una volta completata la storia, il gioco confluisce naturalmente nell'Endgame, una modalità sandbox PvE che utilizza la stessa mappa di Avalon e funge da ponte per i contenuti stagionali. Ispirata alle meccaniche di estrazione viste in DMZ e nella modalità Zombi di Modern Warfare 3, questa sezione propone un gameplay ad alto rischio in cui squadre di giocatori devono completare obiettivi e sopravvivere per estrarre il bottino.  Sebbene al lancio la mappa possa sembrare a tratti vuota e l'intelligenza artificiale mostri comportamenti altalenanti, alternando una mira infallibile a errori grossolani, l'Endgame offre un potenziale enorme per la cooperazione e il livellamento delle armi. È qui che il concetto di progressione condivisa mostra il suo valore: ogni punto esperienza e ogni accessorio sbloccato nella campagna o nell'Endgame viene trasferito direttamente nel multiplayer e nella modalità Zombi, creando un ecosistema unificato che premia il tempo investito dal giocatore in qualsiasi modalità. È però nel comparto multigiocatore che Black Ops 7 sembra aver trovato la sua forma migliore, rispondendo alle critiche di stanchezza del franchise con un design delle mappe e un sistema di movimento decisamente rinvigoriti. Abbandonando le ambientazioni anni '90 per un futuro hi-tech, il multiplayer introduce un nuovo sistema di movimento arricchito dalla possibilità di effettuare salti sui muri, una meccanica che aggiunge verticalità e nuove linee di tiro.  Infine, la modalità Zombi tenta di scuotere le fondamenta della sopravvivenza a ondate con la mappa più grande mai realizzata per questa tipologia di gioco. Dall'atmosfera cupa e opprimente, la mappa è strutturata come un percorso stradale a forma di otto da attraversare a bordo di un veicolo speciale. Questa dinamica trasforma il ritmo della partita, costringendo i giocatori a proteggere e riparare il mezzo mentre respingono ondate di nuovi nemici. 
Formato: PC (versione testata), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series Editore: Activision, Koei Tecmo Sviluppatore: Treyarch, Raven Software, Infinity Ward Voto: 8 
—tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronostecnologia
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