sabato, Dicembre 20, 2025
Inviaci la tua notizia
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità
No Result
View All Result
No Result
View All Result
Home Lavoro

Salario minimo, il cacciatore di teste: “Ci si arriverà anche in Italia ma al momento il Paese non è pronto”

Redazione Universonotizie.it Da Redazione Universonotizie.it
13 Settembre 2023
in Lavoro
0
Salario minimo, il cacciatore di teste: “Ci si arriverà anche in Italia ma al momento il Paese non è pronto”
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Potrebbe piacerti anche

Renzo Iorio nuovo presidente di Federterme Confindustria

Per pmi assicurazione catastrofale entro il 31/12, come gestire al meglio una scelta fondamentale

Previdenza, ogni mese 10mila richieste di consulenza a MiaPensione

(Adnkronos) – La recente proposta di legge presentata lo scorso 4 luglio da Giuseppe Conte ed Elly Shlein propone l’introduzione anche in Italia della soglia salariale minima. Attualmente, infatti, tra i 27 paesi dell’Unione europea solo Italia, Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia non hanno un salario minimo, gli altri 21 invece lo hanno introdotto in misura coerente con il costo della vita e con l’andamento dell’economia del Paese. Ma è davvero possibile attualmente introdurre una misura del genere in Italia? Cosa comporterebbe? Alessandro Raguseo, ceo e co-founder di Reverse, azienda internazionale di headhunting e risorse umane, ha analizzato lo scenario attuale, evidenziando luci e ombre di questa proposta.  “Sono abbastanza certo – spiega Alessandro Raguseo – che arriveremo anche nel nostro Paese all’introduzione del salario minimo, ma non credo che attualmente ci siano le condizioni perché questo accada nel breve periodo. La questione infatti non è essere d’accordo o meno sull’introduzione di un salario minimo, dubito che si riesca a trovare qualcuno, in linea teorica, contrario. I temi sono altri: la sostenibilità economica, il cambiamento o adeguamento della contrattazione collettiva, il probabile conseguente depauperamento della rappresentanza sindacale, la diminuzione della tassazione sul lavoro”. La proposta di legge presentata prevede l’introduzione di un salario minimo superiore a 9 euro all’ora, e già questo potrebbe rappresentare un problema nella sua attuazione. In Italia, infatti, salvo rari casi, non è prevista una retribuzione oraria, ma la maggior parte dei contratti è impostata su un valore mensile da moltiplicarsi per il numero delle mensilità. Un altro tema, da non trascurare, è costituito dalla molteplicità dei contratti collettivi nazionali, ciascuno dei quali presenta una diversa modalità di calcolo della retribuzione oraria.  “In Italia abbiamo – continua Alessandro Raguseo – più di 900 contratti collettivi nazionali e ciascuno di essi presenta un diverso divisore giornaliero, esso stesso figlio di contrattazione Inoltre, ogni contratto presenta un numero differente di giorni di ferie, di ore di permessi e anche di mensilità, senza contare il fatto che ci sono aziende che forniscono diverse forme di welfare ai propri dipendenti: come verrebbe conteggiata questa forma di risparmio e quindi di retribuzione aggiuntiva nei confronti di chi non ha lo stesso beneficio? Ritengo che a queste condizioni l’introduzione di un salario minimo su base oraria non sia ancora una strada percorribile".  "Sicuramente – fa notare – è utile iniziare a parlarne per avviare un processo di sensibilizzazione, ma per renderlo concreto occorrerebbe prima di tutto intervenire sulla macchina burocratica del lavoro, iniziando dalla diminuzione del numero dei ccnl, dalla semplificazione della busta paga e dalla riduzione del costo del lavoro per le imprese e della tassazione per i dipendenti”.  "Introdurre prematuramente – avverte – la soglia salariale minima potrebbe limitare la flessibilità da parte delle aziende di adeguare i livelli salariali all'andamento del mercato, causando un irrigidimento del mercato del lavoro nazionale e una spinta delle imprese a spostarsi all’estero. Un altro rischio concreto è che le piccole imprese potrebbero faticare ad adattarsi ai costi aggiuntivi e, di conseguenza, potrebbero cercare di ammortizzare l'aumento dei costi riducendo il personale, incrementando formule di contratto alternative o di lavoro sommerso, fino ad arrivare alla conseguenza più drastica, la cessazione dell’attività". "Alcuni settori – puntualizza – potrebbero venire maggiormente colpiti rispetto ad altri, portando a distorsioni nel mercato del lavoro e nella competitività. Inoltre, se da un lato potrebbe essere una soluzione per fronteggiare l’inflazione, dall’altro un salario minimo più elevato potrebbe portare all'aumento dei costi per le imprese, che si trasformerebbero in costi aggiuntivi per i consumatori sui prezzi di beni e servizi e quindi a un aumento dell’inflazione".  “In conclusione – afferma Raguseo – ritengo che l’introduzione di un salario minimo sia sicuramente tra gli obiettivi da portare sui tavoli decisionali, ma sono altrettanto convinto che bisogna arrivare alla sua introduzione in modo estremamente ponderato con delle basi di contesto solide". "Oltre alla semplificazione preventiva della burocrazia di cui accennavo prima – auspica – sarà importante stabilire un monitoraggio di applicazione, in modo da intervenire ove necessario aiutando le imprese, tramite anche aiuti da parte dello Stato".  —lavoro/normewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronoslavoro
Post Precedente

Turismo: Apc, boom immatricolazioni camper frenato da mancanza chassis, 2023 in ripresa

Post Successivo

Bellucci, ‘da Inps luci e ombre su cui lavorare, a partire da quello femminile’

Redazione Universonotizie.it

Redazione Universonotizie.it

Universonotizie.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie su salute, ambiente, lavoro e altro ancora.

Post Successivo
Bellucci, ‘da Inps luci e ombre su cui lavorare, a partire da quello femminile’

Bellucci, 'da Inps luci e ombre su cui lavorare, a partire da quello femminile'

Cerca Sul Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

0Uno studio del MIT svela come “ringiovanire” il sistema immunitario tramite il fegato

MG supera per la prima volta le 300.000 auto vendute in Europa

Le minicar sono sempre più presenti nelle città italiane

La Defender traccia il futuro della Dakar, chilometro dopo chilometro

Honda EV Outlier Concept: al Japan Mobility Show 2025 cambia il linguaggio delle moto elettriche

SYM Italia accelera: crescita a doppia cifra e strategia definita nel 2026

Pubblicità

 

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze dei Cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Salute
  • Sostenibilità
  • Lavoro
  • Tecnologia
  • Fintech
  • Motori
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino